Dicembre 11, 2022
Nell’ultimo periodo i CPO (Chief Procurement Officer) di tutto il mondo hanno lavorato duramente per gestire le contingenze esterne che si sono presentate: la guerra in Ucraina, l’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, l’inflazione. Oltre a gestire le attività ordinarie, gli Uffici Acquisti hanno dovuto mitigare i rischi e affrontare le interruzioni di fornitura e l’aumento dei costi.
Mentre guardiamo al 2023 le aziende continuano a sentire gli effetti e l’incertezza degli eventi; vale, quindi, la pena di chiedersi quali sfide attendono i CPO nel prossimo anno.
Ne abbiamo raccolte alcune:
La comunità del Procurement è diventata più autocritica, ma anche più consapevole. Negli ultimi due anni della “nuova normalità”, le turbolenze hanno messo a nudo le lacune nello sviluppo organizzativo, richiedendo una rivalutazione delle priorità. Parallelamente, l’uso di “requisiti di business” nel linguaggio dei professionisti del Procurement è aumentato in modo significativo. Decenni di attenzione alla riduzione dei costi sono ormai alle spalle. I CPO e gli interi Uffici Acquisti sono invitati a contribuire a scrivere il nuovo capitolo della funzione e a partecipare alla definizione delle strategie di business.
La mancanza di risorse/competenze/budget, il cambiamento delle priorità e la lentezza nell’adozione della tecnologia rendono difficile raggiungere l’obiettivo. Chi si occupa di Acquisti è consapevole più che mai delle trasformazioni accelerate e della necessità di roadmap digitali. Le soluzioni software più mature possono supportare la gran parte dei processi di approvvigionamento per aiutare le organizzazioni a superare il momento di instabilità.
Ora che la tempesta della pandemia sta rallentando, nel 2023, i responsabili degli acquisti dovranno concentrarsi nuovamente sulla sostenibilità. Molti professionisti del Procurement stanno vedendo come i clienti e gli investitori preferiscano le aziende che operano in modo sostenibile.
Uno studio di McKinsey ha rilevato che la catena di fornitura di una normale azienda di consumo è responsabile di oltre l’80% delle emissioni di carbonio. Per questo motivo, i professionisti del Procurement si trovano ad affrontare il compito di ridurre l’impatto delle aziende sull’ambiente. In più di una occasione abbiamo detto che il Procurement può contribuire fino al 90% alla sostenibilità aziendale. Per questi motivi, tutti gli anelli della Supply Chain devono avere tra gli obiettivi dell’Agenda 2023 la sostenibilità.
Inoltre, le tendenze di acquisto sono sempre più guidate da consumatori consapevoli. Questi clienti consapevoli danno priorità a fattori come l’impatto di un’azienda sull’ambiente e sulla società quando acquistano o fanno affari con loro.
Sebbene le previsioni dei prezzi possano fornire un quadro del mercato nei prossimi mesi, il livello di volatilità dei mercati è comunque imprevedibile alla luce dei recenti eventi. Ciò significa che le previsioni a medio-lungo termine possono rappresentare solo una parte della soluzione.
Sebbene si sperasse in una battuta di arresto degli effetti dell’inflazione, stiamo assistendo solo a un modesto rallentamento della sua corsa, cosa che indica che l’inflazione persisterà fino al 2023.
Questa incertezza dei prezzi renderà difficile il lavoro dei CPO nel 2023, soprattutto quando dovranno decidere quali strade intraprendere e come pianificare la strategia di acquisto.
È compito dei CPO gestire le tensioni della catena di fornitura e capire dove è più probabile che si verifichino i rischi; con il supporto di particolari strumenti e soluzioni di Risk Management l’intero Ufficio Acquisti può intervenire per tempo, mitigando o annullando i rischi che derivano dalla Supply Chain.
La previsione e mitigazione del rischio di fornitura sono fondamentali per sviluppare ed eseguire una strategia di Procurement di successo. Tuttavia, sapere quando e come coprire il rischio di fornitura sarà tutt’altro che facile nel 2023. Per gestire questa incertezza i CPO devono rimanere informati e capaci di prendere decisioni rapide. I dati e le analisi avanzate sono il modo migliore per rimanere informati. Una volta che si dispone dei dati e della tecnologia per aggregarli e analizzarli, il processo decisionale è decisamente semplificato.