Gennaio 27, 2021
Tutti ormai conoscono il fenomeno Bitcoin, la criptovaluta più famosa e diffusa al mondo. Meno nota è invece la tecnologia, la Blockchain, che sta alla base del sistema dei Bitcoin, capace di gestirne le transazioni proteggendole da manomissioni e da attacchi informatici. Questa tecnologia sta progressivamente estendendosi a molti settori diversi da quelle delle valute, cambiando significativamente il modo di gestire le informazioni. Mentre tradizionalmente una base di dati aziendale contempla un unico punto di accesso, questa tecnologia, rifacendosi ai principi del Distributed Ledger, prevede una base di dati distribuita su una rete di nodi e organizzata in blocchi di transazioni crittografate collegati tra di loro in modo che ogni transazione avviata sulla rete debba essere validata dalla rete stessa. Si ribalta così il concetto di controllo centralizzato, magari affidato a un’autorità di garanzia super partes, in controllo basato su una forma di fiducia e consenso distribuita, garantendo l’immutabilità dei dati memorizzati, la tracciabilità delle transazioni e la sicurezza.
La Blockchain rappresenta un nuovo motore per accelerare la digital transformation. Il suo impiego è in espansione anche se si stima che prenderà veramente piede in un tempo stimato tra 3/5 o più anni. Un settore in cui si è già investito è quello della Finanza, per esempio nei sistemi di pagamento digitale. In mancanza di intermediari a gestire le transazioni, le commissioni delle banche potrebbero abbattere i costi permettendo risparmi e affidabilità.
Nel comparto delle Assicurazioni l’accesso a transazioni sicure contribuirebbe a prevenire le frodi e a migliorare la gestione del rischio.
Nella Distribuzione Alimentare si potrebbe assicurare la tracciabilità e la trasparenza lungo la filiera per garantire l’origine dei prodotti. Molto promettenti appaiono anche le applicazioni per la gestione dei sistemi di certificazione, autenticazione, proprietà, copyright.
Nella Sanità si permetterebbe ai medici di condividere in maniera sicura e veloce l’intera cartella clinica dei pazienti con la loro storia, in modo da somministrare cure migliori e più tempestive. Potenzialmente si potrebbe gestire in maniera efficiente qualsiasi tipo di registro pubblico e privato.
Il tema che suscita maggior interesse è la gestione delle informazioni lungo la filiera di fornitura: la tracciabilità dei prodotti, la trasparenza delle transazioni effettuate, la condivisione delle informazioni logistiche per migliorare la collaborazione tra il Cliente e i suoi Fornitori lungo la Supply Chain.
Nel Procurement ci si aspetta una significativa crescita di innovazione nei processi di relazione tra Cliente e Fornitore. La trasparenza e l’immodificabilità delle transazioni sono validi motivi per spingere verso la semplificazione delle procedure generando così una maggiore efficienza operativa.
Nella gestione dei Fornitori la Blockchain può garantire l’autenticità delle certificazioni, che spesso costituiscono dei requisiti irrinunciabili per attività critiche. Le gare di acquisto possono gestire l’intero ciclo dalla richiesta di offerta fino all’aggiudicazione in totale trasparenza, proteggendo la riservatezza e l’autenticità delle offerte e rendendo trasparente il processo di valutazione.
L’immodificabilità di atti e documenti costringe a formulare requisiti di acquisto più solidi ed efficaci che a loro volta producono maggiori risparmi e migliore qualità.
Il ciclo dell’ordine può essere significativamente innovato: la Blockchain permette di migliorarne il processo di creazione, di convalida interattiva tra Cliente e Fornitore, di consegna e accettazione dei beni e di fatturazione. Le modifiche che si rendessero necessarie sarebbero immediatamente e automaticamente intercettate e la loro esecuzione sarebbe fatta con maggiore efficienza. L’intero ciclo del Procure-to-Pay godrebbe di un’automazione superiore.
Un’altra area di interesse è quella degli smart contract. Si può creare dei contratti a prova di manomissione inserendo in modo strutturato sia le clausole sia le azioni operative da attuare in caso si verifichino le condizioni in esse contenute. Gli smart contract sono in grado di verificare l’avverarsi di determinate condizioni contrattuali e di eseguire in automatico le conseguenti azioni previste, compreso il rilascio dei pagamenti.
Le soluzioni Blockchain nella Supply Chain e nel Procurement sono ancora ai primi passi, talvolta in una fase di sperimentazione; poche sono pienamente operative. Tuttavia si ritiene che i benefici indotti da un uso maturo di questa tecnologia possano essere molto rilevanti.
Giampiero Volpi, Business analyst e-procurement,
Pubblicato sulla rivista “The Procurement”, Gennaio-Febbraio 2019.